Il tasso del miele è una specie che vive prevalentemente in Africa, Asia e India. A differenza dei tassi che conosciamo nelle nostre regioni, dal carattere più mite e dall’aspetto mansueto, questi animali sono decisamente più particolari e affascinanti.
Con il loro aspetto che ricorda vagamente le puzzole, i tassi del miele si distinguono per il dorso ricoperto da un manto chiaro, in contrasto con il resto del corpo più scuro. Dotati di una pelle spessa, sono incredibilmente forti, astuti e capaci di affrontare perfino grossi serpenti o felini. Grazie alla loro forza e intelligenza, hanno pochissimi predatori naturali e sono maestri nell’arte della fuga, proprio come Stoffel, il tasso maschio protagonista di questa storia.
Nacque nella casa di un contadino dove visse fino a quando non cominciò a combinare guai. A questo punto, come spesso succede, fu portato in un centro di riabilitazione degli animali selvatici per poterlo rimettere in libertà.
Purtroppo nemmeno qui riuscirono a gestirlo. Poteva muoversi liberamente all'interno del centro in compagnia di due femmine ma iniziò subito a tirare fuori il suo istinto. Cominciò ad uccidere conigli, un'aquila e piccoli cervi. Era aggressivo con gli uomini e faceva scappare tutto il personale della cucina che preparava il cibo per gli altri ospiti del centro.
Dopo poco le due femmine furono rimesse in libertà, lui no.
Ben presto iniziò ad aprire da solo i chiavistelli del cancello che limitava la zona che gli era stata dedicata.
Pensarono di aggiungere una nuova femmina per fargli compagnia ma proprio con l'aiuto di lei che i guai aumentarono. Come quella volta in cui lei, salitagli sulla groppa, riuscirono ad aprire la prima e la seconda serratura che era stata aggiunta al cancello e fuggire.
Il personale pensò di trasferirli in un altro spazio, più ampio ma vicino a quello occupato dai leoni.
Stoffel scappò nuovamente ma finì nello spazio dei leoni e dovette fare i conti con loro dai quali fu salvato per miracolo.
Dopo quella brutta avventura il personale pensò che potesse bastare ma Stoffel non aveva imparato dall'esperienza avuta o forse cercando di finire di fare i conti ritornò a mettersi nei guai!
Fu cambiato il recinto sostituendo quello di metallo con uno di mattoni piuttosto alto per essere scavalcato.
Stoffel senza perdersi d'animo con l'aiuto della nuova compagna scavò un bel tunnel sotto al muro.
Fu ripreso ma la presenza di un albero gli fecero venire una nuova idea. Curvò i rami e riuscì a superare il muro fuggendo nuovamente.
Ripreso escogitò altre fughe usando un rastrello lasciato dal guardiano vicino al cancello e un'altra volta acaumulando sassi e terreno sotto al muro.
Tutte queste peripezie e l'ostinazione di Stoffel divennero famose e se hanno creato tanti problemi ai custodi hanno però contribuito a far conoscere in tutto il mondo il centro che ospitava questo esperto della fuga!
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