Semi che si agganciano

Pubblicato il 30 ottobre 2025 alle ore 10:04

La natura ha sviluppato strategie straordinarie per diffondere i propri semi, come abbiamo osservato finora. Tra queste, alcune si avvalgono dell'aiuto degli animali, uomo compreso, talvolta in modo tutt'altro che delicato, potremmo dire.

Questi semi sono dotati di uncini o spine che permettono loro di attaccarsi facilmente al pelo degli animali o ai nostri vestiti.

Immaginate animali come volpi, leoni, conigli, cani o bovini: una volta che i semi si agganciano al loro corpo, per liberarsene devono leccarsi o sfregarsi contro qualcosa.

Alcuni di questi semi sono particolarmente insidiosi, poiché possono causare ferite. Un esempio è una pianta originaria del Sudafrica dal nome complesso, Harpagophytum procumbens. Si tratta di una pianta strisciante e a crescita lenta, in grado di disperdere i propri semi, che spesso finiscono calpestati.

La particolarità di questi semi è la capsula che li contiene, come potete vedere dall'immagine che segue.

Le capsule presentano armature che terminano con degli uncini talmente acuminati, duri e appuntiti in più direzioni che, quando la zampa di un elefante o di un rinoceronte si appoggia sopra di esse, gli uncini penetrano nella pianta del piede dell'animale. In questo modo la capsula riesce a rimanere attaccata al piede dell'animale, passo dopo passo, finché le spine, consumandosi, si spezzano e la fanno staccare. Mentre i semi nel frattempo sono stati sparsi  dall'animale sul terreno.

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.