In Amazzonia, colpito da oltre 30 proiettili, per salvarsi dai fucili dei bracconieri, un giovane giaguaro si è lanciato nel fiume nuotando per ben otto ore di vera agonia.
E' stato poi ritrovato, esausto e disorientato, alla deriva nel Rio Negro, dalla polizia brasiliana e portato in salvo aggrappato a una barca.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi per i proiettili conficcati nel corpo, un occhio lesionato e la fatica sopportata per non soccombere.
L'intervento dei veterinari, però, è stato fondamentale riuscendo a rimuovere parte dei proiettili e a curare le ferite più gravi. L’occhio lesionato, inizialmente fonte di grande preoccupazione, ha fin da subito mostrato segnali di miglioramento.
Nel periodo in cui è rimasto nel centro di accoglienza, l'istinto del giaguaro non è venuto meno nemmeno in quelle condizioni.
La voglia di vivere nonostante i morsi contro il legno, i ringhi improvvisi non si è mai spenta!
Dopo giorni di digiuno, finalmente il giaguaro ha iniziato ad accettare il cibo e a mangiare da solo, nonostante avesse diversi denti spezzati e da quel momento è iniziato un graduale miglioramento delle sue condizioni di salute.
Prima della liberazione in natura, il felino riceverà un collare elettronico satellitare che permetterà di continuare a monitorarlo nei suoi spostamenti e di assicurarsi che il suo ritorno in natura avvenga in sicurezza.
Il giaguaro del Rio Negro, sopravvissuto al piombo e alla paura, è diventato un simbolo, quello della resistenza amazzonica.
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