La storia di Dian Fossey è un esempio straordinario di coraggio e determinazione: una donna che scelse di rinunciare a tutto per dedicarsi allo studio e alla protezione dei gorilla, minacciati dai bracconieri, e alla salvaguardia dei loro habitat naturali.
Nata a San Francisco, negli Stati Uniti, sin da bambina mostrò un profondo interesse per il mondo animale, forse come modo per affrontare un’infanzia segnata da insicurezze e difficoltà. Il suo amore per gli animali cominciò con un semplice pesce rosso domestico e la accompagnò per tutta la vita e che fu osteggiata dai suoi genitori.
Nel 1963 visitò l'Africa per la prima volta, iniziando a lavorare come guida safari. Fu così che scoprì la straordinaria bellezza dei paesaggi naturali, ma anche le grandi minacce che incombevano su alcune specie, in particolare a causa del bracconaggio. Questa forma di caccia illegale, infatti, generava enormi profitti, ma contribuiva in modo devastante all'estinzione di molte specie.
Durante un soggiorno in un accampamento in Uganda, Dian incontrò per la prima volta i gorilla. Colpita profondamente da quell'esperienza, decise di trasferirsi definitivamente in Africa per studiarli. Riuscì a ottenere i finanziamenti necessari per avviare le sue ricerche e, nel frattempo, incontrò Jane Goodall, da cui apprese preziosi metodi di studio sul campo.
Nel corso del suo lavoro, Dian identificò tre gruppi distinti di gorilla nella sua area di studio, ma inizialmente non riusciva ad avvicinarli. Scoprì poi che imitare i loro comportamenti, emettendo suoni simili ai loro grugniti, li metteva a loro agio. Questo approccio, unito a un atteggiamento sottomesso e all’atto di mangiare la stessa pianta di sedano locale, le permise di guadagnare la loro fiducia. Dian attribuì questo successo alle competenze che aveva sviluppato in passato come terapista per bambini con autismo. Inoltre, come il collega George Schaller, un biologo americano, fece largo uso delle "impronte nasali" individuali per identificare i gorilla, inizialmente disegnandole a mano e poi documentandole con l’uso di una telecamera.
In quel periodo si trovava in Congo, un paese devastato da violenti disordini politici. La situazione si fece talmente critica che l'accampamento in cui risiedeva fu costretto a evacuare. Lei, insieme ad altri scienziati, fu costretta a fuggire per mettersi in salvo.
Nel 1967 si stabilì in Ruanda, scegliendo di vivere da sola nei pressi del monte Bisoke. In quella zona, i gorilla, a differenza di quelli sul versante congolese dei Virunga, avevano avuto contatti con gli esseri umani soltanto attraverso l'attività dei bracconieri. Ci volle tempo, pazienza e dedizione prima che Dian riuscisse a osservarli da vicino. Per guadagnare la loro fiducia, adottò un approccio unico: imitava i loro comportamenti naturali. Con il passare del tempo, i gorilla iniziarono ad abituarsi alla sua presenza, accettandola mentre si nutriva, sgranocchiava gambi di sedano o si grattava proprio come facevano loro.
I problemi maggiori di Dian non derivarono dai gorilla, sui quali raccolse una vasta documentazione innovativa, che le consentì di scrivere libri e ricevere prestigiosi riconoscimenti, garantendole fondi importanti per proseguire le sue ricerche. Le difficoltà più serie arrivarono invece dai bracconieri locali e da chi promuoveva il turismo nelle aree abitate da questi animali.
Quando i rapporti si inasprirono riuscì ad ottenere anche la protezione di una squadra di guardie per bloccare il continuo massacro di gorilla e la presenza di turisti. Fu una lotta estenuante e durissima che Dian portò avanti fino a quando non fu trovata morta nel suo accampamento il 26 dicembre del 1985. Non si sa chi sia stato ad ucciderla ma dopo la sua morte il territorio attorno vide il disboscamento e la scomparsa di altri gorilla.
Il suo lavoro comunque contribuì a risvegliare una maggiore attenzione e sensibilizzazione sull'importanza della protezione di quei territori e della popolazione dei gorilla in via d'estinzione per colpa dell'uomo.
Alla fine degli anni '80, la popolazione di gorilla era salita a 280 e continuò a crescere, a partire dal 1987.
Aggiungi commento
Commenti