Tutti per uno, uno per tutti!

Pubblicato il 1 ottobre 2025 alle ore 12:32

 

Qualche anno fa, durante un'escursione in una foresta pluviale, un gruppo di ricercatori si imbatté in un tronco di Kauri tagliato che mostrava caratteristiche insolite. Normalmente, un albero tagliato è destinato a morire, ma questo sembrava essere ancora vivo. Nonostante fosse privo di foglie, e quindi incapace di nutrirsi autonomamente, il tronco e i suoi tessuti apparivano perfettamente funzionanti.

I ricercatori si domandarono come fosse possibile che l'albero fosse ancora in vita. Chi lo stava sostenendo? E da dove prendeva l'acqua, considerando che solitamente sono le foglie a svolgere un ruolo essenziale nel trasporto verso l'alto?

Formularono l'ipotesi che l'albero fosse mantenuto in vita grazie dalle sue radici rimaste intatte, supportato dalle altre piante circostanti. Questo sostegno, secondo gli studiosi, avveniva attraverso una rete sotterranea che collegava le radici in un sistema di mutuo aiuto.

Noi abbiamo sempre pensato che ogni pianta si arrangiasse da sola per mantenersi in vita ma quello che ormai moltissime ricerche stanno dimostrando è che non è vero.

Le piante in qualsiasi ambiente naturale stabiliscono dei fitti contatti co le altre piante creando una vera comunità attivissima soprattutto nel terreno arrivando a scambiarsi il nutrimento, l'acqua e le informazioni. Interi boschi di piante, anche diverse, che vivono cooperando fra loro.

Riflettendo sul ceppo, i due ricercatori si domandarono: perché mai gli alberi circostanti lo avrebbero mantenuto in vita?

Decisero quindi di installare strumenti per monitorare l’attività del tronco e delle piante vicine. Dopo alcune settimane di osservazione, i dati raccolti rivelarono un dettaglio interessante: durante il giorno, le piante circostanti assorbivano grandi quantità di acqua attraverso le radici, che veniva poi trasportata fino alle foglie. Tuttavia, nel ceppo non si registrava alcuna attività. Di notte, invece, l’acqua veniva accumulata in abbondanza, ma non avendo foglie, rimaneva nel ceppo, trasformandolo in una sorta di riserva d’acqua supplementare.

La collaborazione tra le piante, insieme alla cura di un ceppo che a prima vista potrebbe sembrarci insolito o persino superfluo, riveste un ruolo fondamentale per l'intera comunità vegetale. È cruciale che tutte rimangano in buona salute, poiché ciò previene la diffusione di malattie da una pianta all'altra. In questo equilibrio, le radici giocano un ruolo chiave: collaborano con specifici funghi benefici presenti nel terreno, che, attraverso le loro ife (i sottili filamenti che costituiscono il loro corpo), e mettono le piante in comunicazione tra loro, incluso il ceppo. Inoltre, le fitte connessioni tra le radici garantiscono stabilità alle piante perché le aiutano a resistere meglio a eventi estremi come forti venti o piogge abbondanti che potrebbero farle cadere. Non meno importante è il flusso di informazioni sull'ambiente circostante, che consente loro di prepararsi a cambiamenti stagionali o di affrontare eventuali pericoli.

(fonte LA PIANTA DEL MONDO di Stefano Mancuso)

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