Dove corri?

Pubblicato il 28 agosto 2025 alle ore 11:23

Osservando questa immagine, qualcuno potrebbe esclamare: "Che dipinto curioso!"

"Ma quante zampe ha il cane? E quanti piedi ha la padrona?" 

Questo originale quadro, dipinto da Giacomo Balla nel 1912 e intitolato Dinamismo di un cane al guinzaglio, ha una straordinaria qualità: ci trasmette una sensazione di movimento.

Come ci riesce?

Raffigurando in un'unica immagine il continuo spostamento della testa, delle zampe e della coda del cane, insieme al movimento del guinzaglio, al passo e al fluire dell'abito lungo della padrona. Ecco perché anche se nel quadro vediamo una padrona con tanti piedi, tante catene e un cane con tante teste, piedi e code ci appare straordinariamente vero, corretto. 

La scelta, poi, da parte del pittore di utilizzare un numero ridotto di colori aiuta lo spettatore a concentrarsi su ciò che l'artista intende comunicare: il movimento, il dinamismo e la vitalità di una semplice scena quotidiana.

Probabilmente l'idea dell'opera è stata suggerita dalla tecnica fotografica, che in quegli anni iniziava a sperimentare la riproduzione nell'immagine del movimento sulle lastre.

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