Preludio al pomeriggio di un fauno

Pubblicato il 3 settembre 2025 alle ore 10:43

 

Il titolo di questo brano, il cui nome originale in francese è Prélude à l’après-midi d’un faune, è una composizione musicale di Claude Debussy, scritta per un balletto e portata in scena per la prima volta a Parigi nel 1912.

Prima di leggere ciò che l’autore ha voluto raccontare con questa musica, vi invito ad ascoltarla lasciando libera la vostra immaginazione. Prendetevi un momento per assaporare le emozioni che suscita: le nostre sensazioni interiori sono preziose e possono essere coltivate anche attraverso l’ascolto della musica.

Avete ascoltato? Bene, ora vi racconto la storia.

Il protagonista è un fauno, una divinità dei boschi. In un caldo pomeriggio estivo, sdraiato al sole su una collinetta, si diletta a suonare il flauto di Pan. All’improvviso, scorge sette ninfe che camminano verso un vicino ruscello per fare il bagno, passando davanti a lui.

Il fauno, incuriosito, si accorge di non aver mai visto creature simili prima d’ora.

Decide di seguirle, sperando di giocare con loro. Tuttavia, le ninfe si spaventano di fronte al suo aspetto insolito: la parte superiore del suo corpo è umano, ma ha zampe e corna di capra. Così, fuggono via in preda al panico.

Una sola ninfa, però, si ferma per un istante, attratta dalla curiosità. Osserva il fauno più da vicino, ma anche lei, alla fine, scappa via, abbandonando accidentalmente la sua sciarpa.

Il giovane fauno, afflitto, raccoglie la sciarpa e la conserva come un ricordo della breve ma intensa visione di quella ninfa.

 

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