Esiste la ragnatela più grande del mondo?

Pubblicato il 10 novembre 2025 alle ore 17:19

Sì, esiste davvero. Si tratta di una gigantesca ragnatela che si estende per oltre 100 metri quadri all’interno di una grotta situata tra Albania e Grecia, abitata da più di 111.000 ragni. Questa rete straordinaria non è solo un record, ma ha anche offerto agli scienziati preziose informazioni su come alcune specie si adattino a condizioni estreme, come quelle delle grotte, sviluppando strategie di collaborazione uniche.

La scoperta di questa incredibile ragnatela risale al 2022, quando un team della Czech Speleological Society stava studiando la fauna delle grotte locali. Durante le loro indagini, hanno individuato questa straordinaria struttura naturale.

Le grotte in questione sono un ambiente ricco di zolfo, noto per il caratteristico odore pungente derivante dall’interazione tra le falde acquifere e le rocce della zona. Un ruscello ricco di zolfo e diverse sorgenti attraversano il complesso, confluendo nel fiume Sarandaporo. All’interno della grotta, le temperature si mantengono stabili intorno ai 25 °C durante tutto l’anno, creando un habitat unico nel suo genere.

A prima vista, potrebbe sembrare un’unica struttura, ma questa gigantesca ragnatela è in realtà il frutto della collaborazione tra due gruppi di ragni. All'aperto, sotto i raggi del sole, questi ragni sarebbero stati in competizione, arrivando persino a divorarsi a vicenda. Tuttavia, all’interno della grotta, hanno scelto di unire le forze.

I protagonisti di questa insolita alleanza sono la Tegenaria domestica, comunemente nota come ragno domestico a imbuto, con una colonia stimata di circa 69.000 individui, e la meno conosciuta Prinerigone vagans, con oltre 42.000 esemplari stimati.

Questi ragni convivono su una ragnatela comune che si estende come un enorme arazzo lungo la parete della grotta. È un chiaro esempio di come, anche in zoologia, si possa dire romanticamente che "l’unione fa la forza". Va però sottolineato che la maggior parte del lavoro sembra essere svolto dai ragni a imbuto, mentre l’altra specie si limita a vivere nella struttura.

La presenza abbondante di moscerini e piccoli organismi sulle pareti della grotta, che garantisce una fonte costante di cibo, è stata probabilmente un fattore cruciale nel favorire la cooperazione e nel ridurre la predazione reciproca tra i ragni.

 

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